Invito al viaggio. Presso la selva degli Assur
Come scegliere di fare un viaggio in Sicilia spesso significa recarsi alla scoperta delle origini remote del Mediterraneo, così scegliere le campagne della Sicilia significa viaggiare dentro la sua anima più antica.
Silva Suri, nel rispetto della preesistente struttura, sorge dentro una masseria di secondo Ottocento. C’erano a casa abbitara, a pagghialora, a casa ro mulino e alri caseggiati in cui abitavano i contadini e si depositavano gli alimenti.
Questi ambienti, ora trasformati in piccoli appartamenti, conservano lo spirito rurale del luogo, nella cura di ogni dettaglio, come per esmpio unapiccola feritoia accanto alla porta d’ingresso di uno degli alloggi dove un tempo s’infilava la lupara per scacciare i briganti.
Ma il viaggio a Silva Suri porta molto più lontano nel tempo, a cominciare dal nome che, secondo alcuni, dovrebbe riferirsi alla civiltà degli Assur (stanziatisi, nelle coste sicule sud-orientali, all’inizio del primo secolo a.C.): foresta degli Assiri, dunque.
Più indietro nel tempo si vaggia, quando la storia non era nemmeno stata scritta e non poteva chiamarsi Storia, quando su queste terre sorgeva un bosco preistorico, ricco di lecci e querce, abitato da grandi uccelli provenienti dalla vicina Africa e da giganteschi rettili. scarpe geox uomo outlet tata store custom youth hockey jerseys custom maple leafs jersey negozi geox piu vicino a me negozi tata beneton saldi benetton outlet online shop negozi tata tata scarpe italia geox sito ufficiale outlet geox spaccio online negozi geox vicino a me saldi benetton custom kings jersey Il Riparo di Fontana Nuova, raggiungibile a piedi, rappresenta uno dei siti più antichi dell’Isola risalente all’Aurignaziano classico (30.000 a.C.).Questi luoghi poi raccontati da Idrisi nel suo Libro di Ruggero, che è chiamato anche Il diletto di chi è appassionato per le peregrinazioni attraverso il mondo, sono ancora oggi un privilegiato punto di partenza per le esplorazioni verso la Sicilia del Paleolotico, greca, romana, araba, normanna, barocca… ma anche un magico avamposto in cui fermarsi a riposare, riscoprendo i piaceri della campagna iblea, il suo miele, i suoi formaggi, le sue dolcezze.
A pochi passi dal Mediterraneo, tra i più cristallini, e da un fiume dedicato a Hermes (dio dei viaggiatori) che da secoli ispira viandanti, mercanti e scrittori, la Riserva del Fiume Irminio, dalla colonizazione greca fino a quella romana e poi nel periodo arabo, ha ospitato un grande porto con navi di genti di tutti i paesi e di tutte le nazioni (Idrisi, Libro di Ruggero). Secondo la leggenda, Hermes abitava proprio alla Foce (Plinio, Naturalis Historia), alle falde del Monte Lauro, antico vulcano ormai inattivo dell’altipiano ibleo dove, secondo il mito omerico, erano andati a stare Feaci e Lotofagi.
Dentro le acque dell’Irminio, dalla storia d’amore tra Hermes e la ninfa Dafnide nacque Dafni, il pastorello inventore del Canto bucolico (Virgilio, Bucoliche). Dafni rimane il genius loci di queste campagne, del canto dei pascoli che il vento sussurra melodioso, degli scorci che il sole dipinge d’oro per almeno tre stagioni su quattro, delle storie infinite che il fiume racconta prima di portarle al mare perché anche altri le ascoltino.Tutto questo, e molto di più, succede ogni giorno nella Selva degli Assur.
di Mercedes Auteri
A due passi da Silva Suri
A due passi da Silva Suri sorge il più antico insediamento umano dell’area iblea risalente al Paleolitico superiore allorquando, 30.000 anni orsono, gruppi di cacciatori, all’inseguimento delle loro prede, occupavano il Riparo sotto roccia di Fontana Nuova, a nord di Marina di Ragusa.
A 5 minuti di distanza da Silva Suri si trovano le spiagge di finissima sabbia dorata di Marina di Ragusa, rinomato centro balneare della Sicilia sud-orientale, sede anche di porto turistico e che da parecchi anni consegue la bandiera blu.
Poco più distanti le famose necropoli di Cava d’Ispica e Pantalica e gli scavi archeologici di Kamarina. Da cartolina i centri storici di Ragusa Ibla, Modica e Scicli, perle della Sicilia barocca, dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’Umanità